Racconti

La neve di primavera

“Quel giorno era arrivato e con lui la neve di primavera.

Bianca, leggera, volava, volava ovunque; maggio, oltre al fiorir delle rose, portava questo fenomeno naturale che al sorgere del sole e al riscaldar dell’aria invadeva tutto; non c’era angolo di strada, di casa, di prato che non si riempisse della sua presenza. Il bianco diventava il colore predominante, perfino l’aria acquistava consistenza e ragnatele, invisibili in altri momenti, diventavano reti che intrappolavano i leggeri batuffoli.

launo

Adele si fermò sulla soglia della porta di casa e pensò a quando piccola osservava questo evento e ascoltava sua madre che, incantata, esclamava: “La neve di primavera è tornata!” Vedeva il volto che tanto amava illuminarsi tutto in un sorriso immenso, ma ricordava anche come in un secondo questo scompariva perché l’arrivo di suo padre lo spegneva.

[…] Era una magia che svaniva allora come si dissolse anche in quel preciso momento. Guardò il cortile e si accorse che tutti i fiori portati dalle donne del vicinato per la loro festa erano coperti da quella peluria bianca esplosa la mattina all’alba. I pioppeti, che stavano dietro casa, avevano iniziato l’impollinazione coprendo tutto. Lei sorrise. Pensò: “Un matrimonio magico.” Le piaceva vedere l’aria farsi bianca e con il sole splendente e il cielo limpido color azzurro intenso tutto risaltava di più. “La neve di primavera!” Le sussurrava sua madre. ”

da “La neve di maggio”di Luana Longo

Ed invece qui a Massello la neve è vera, non dei Pioppi. Un atmosfera altrettanto magica si è creata su una coltre di neve che tutto ha coperto.

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